Il grido gioioso della Chiesa risuona nella notte pasquale e risveglia nel cuore dei credenti la speranza. Cristo risorge dal sepolcro, vittorioso sul male e sulla morte, e con lui risorge ogni uomo che si è lasciato abbracciare da lui nel mistero della Croce, lasciandosi amare e perdonare. Il mondo, con le sue contraddizioni e le sue meschinità, è vinto ai suoi piedi, mentre il Signore si erge trionfante, glorioso nelle sue ferite, come trofei splendidi della sua vittoria.
A Pasqua la Chiesa canta questo trionfo e lo canta insieme a Cristo. È la nascita dell’uomo nuovo, l’inizio della nuova creazione liberata dalla morte, è il canto dei figli di Dio che vedono finalmente svelato il “mistero nascosto nei secoli”, che possono contemplare nel corpo del Risorto la vita del nuovo Adamo: la nostra vita nuova.
I testi pasquali della Liturgia ci invitano all’esultanza e allo stesso tempo alla contemplazione; l’esultanza per la redenzione attuata e la contemplazione del volto di Dio che in Cristo Risorto risplende di bellezza e di gioia. Sono questi i due elementi fondamentali della preghiera pasquale e l’uno deriva dall’altro: infatti, la contemplazione del Mistero della Redenzione fa nascere in noi la gioia e nel contempo la gioia pasquale è tutta luminosa, piena di pace e di commozione e ci porta a guardare in alto verso il cielo e nella profondità del nostro cuore, dove troviamo i prodigi che lo Spirito Santo produce in noi per la grazia della Pasqua.
Tutto questo si percepisce nella musica dei brani di questa raccolta: la gioia e l’entusiasmo si alternano al raccoglimento adorante e alla preghiera affettuosa e stupita, il tripudio si alterna alla contemplazione e muove il nostro cuore all’amore e alla gioia. I testi utilizzati sono quelli proposti dalla Liturgia Pasquale, ai quali è stato aggiunto il Salmo 23 “Dominus pascit me” e il canto eucaristico ”Adoro te devote”. Le parti dell’Ordinario sono tratte dalla Messa VIII “De Angelis” realizzata in forma dialogata, nella maniera classica della tradizione musicale polifonica, ovvero alternata tra canto gregoriano dell’Assemblea e polifonia della Schola.
La presenza dei canti eucaristici vuole sottolineare il legame fortissimo del sacramento dell’Eucaristia con la Pasqua. Il corpo eucaristico di Cristo è la presenza viva del Risorto in mezzo a noi; attraverso questo Pane del cielo noi diveniamo Chiesa ed entriamo in comunione con Dio e tra di noi realizzando il progetto di salvezza.
Le difficoltà di esecuzione sono diversificate: vi sono brani più difficili e brani più semplici, pensati per cori diversi, sia per quelli parrocchiali che per quelli più esperti e impegnati. Tutti i brani potranno essere valorizzati anche come meditazione e ascolto, per aiutare la preghiera personale e dilatare il nostro cuore dinanzi al volto del Risorto.
Che la luce pasquale possa penetrare sempre più profondamente nel nostro cuore per cambiare la vita e per accrescere in noi l’amore per Cristo e per i fratelli.